Il barocco leccese
E’ una decorazione fastosa che conquista non solo le facciate delle
chiese e dei palazzi, ma anche i grandi scaloni interni e gli altari monumentali.
Questo stile architettonico e decorativo si è sviluppato a Lecce
e dintorni tra il Cinquecento e il Settecento.
Il barocco è lo sfoggio della potenza e della
ricchezza della famiglia e dell’ordine religioso cui gli edifici appartenevano.
Uno dei caratteri fondamentali del barocco leccese parte in realtà come
conseguenza del rinascimento, in altre parole, tutte le chiese che si vedono a Lecce,
S. Croce, ma anche quelle del primo Seicento sono strutture semplici e sintetiche.
In un secondo momento interviene un apparato decorativo come ornamento,
ma la struttura è semplice e antica.
Il che fa pensare al barocco leccese che
troviamo con le opere straordinarie di Zimbalo detto il “Zingarello” e gli altri
grandi Maestri, sia soprattutto un elemento di decorazione scultorea come se si
volesse arricchire, infiorire le strutture architettoniche.
In questa città i religiosi, attraverso il vigore del decoro delle loro chiese,
di innalzare la forza della fede e di dare una dimensione di potenza che voleva anche
incidere sul potere temporale.
Nel momento in cui ci ritroviamo di fronte alla Basilica di Santa Croce,
si ha la certezza che il barocco leccese ha raggiunto l’apoteosi, il massimo nella sua forma migliore.
La pietra è trattata come fosse filo da ricamo, è qualcosa di veramente imponente.
Su questa straordinaria facciata, ci lavorano in quattro maestri nell’arco di circa centocinquanta anni,
tutti i più grandi, però uno di loro è veramente particolare, Giulio Cesare Penna detto il “Vecchio”,
che con la sua ironia, ad un certo punto, in mezzo al fogliame del rosone, si propone con una
sua auto caricatura straordinaria.
Il Barocco a Lecce è di più che un’arte vissuta e ora ricordata.
E' tuttora tenuta in vita da una maestranza erede di una tradizione secolare, che ora,
non essendoci i fasti e la ricchezza di quell’epoca, la sua opera la volge alla confezione
di manufatti d’oggettistica.